Nel bel mezzo del cammin dell'ultimo convegno a cui ho partecipato, il mio pensiero è andato a quale regalino avrei potuto portare a casa ai miei cuccioli. Cuccioli che se la stavano spassando
col papà, che allegramente (si spera!) rimboccava loro le coperte e infondeva con amorevole cura cucchiai di medicina per abbassare la febbre, che arriva sempre il minuto prima che la mamma
parta.
Il mio animo da insegnante e da pedagogista ovviamente prevale e l'occhio cade su una quantità di materiali e di libri meravigliosi tra i quali è difficile scegliere. Dopo una dura lotta con me stessa, per non portare a casa tutta l'esposizione, ecco l'ispirazione!
"Mamma, perchè i miei compagni mi hanno tolta dal gruppo di Watts App? Cosa ho fatto?". "Papà, mamma, perchè nessuno mi invita alla sua festa?".
E' possibile che prima o poi uno dei nostri figli si ritrovi in una situazione simile, ed è fondamentale saper rispondere a queste domande nel giusto modo.
Un gesto, una parola, una offesa virtuale o reale ... è importante distinguere tra prepotenza e bullismo.
Quando possiamo parlare di bullismo?
Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo con caratteristiche peculiari e distintive, sulle quali c’è un vasto consenso a livello internazionale. Nel testo Bullismo: le azioni efficaci della scuola. Percorsi italiani alla prevenzione e all'intervento si possono trovare alcune indicazioni sui segnali di disagio degli studenti, utili per gli insegnanti, e delle proposte di intervento per lavorare sul
riconoscimento e sulla prevenzione del bullismo.
Ma vediamo di capire un pò meglio cosa vuol dire essere un bullo e essere una vittima.
Il bullismo è caratterizzato da tre fattori che permettono di discriminare questo fenomeno da altre forme di comportamento aggressivo e dalle prepotenze. Questi fattori sono:
Numerosi studi, hanno identificato diverse forme di bullismo, più o meno esplicite e osservabili, a seconda della tipologia di azioni che vengono messe in atto:
All’interno delle scuole il bullismo riguarda tutti gli alunni, e non solo quelli che vi prendono parte in maniera più evidente. I ruoli che possono essere assunti dagli allievi, sono i seguenti:
È prioritario prevedere programmi di prevenzione per promuovere capacità relazionali nel rispetto di sé e degli altri. In particolare, poiché il bullismo è più diffuso e meno grave nelle scuole
elementari, è proprio in quest’epoca che è più utile avviare programmi di prevenzione per evitare che il modello di comportamento aggressivo, tipico del bullismo, diventi una modalità
preferenziale di relazione tra i ragazzi. Per approfondire cos'è il bullismo clicca qui.
Bellissimo questo video da usare a scuola per iniziare a parlare di bullismo.
Ore 7.50: manca poco al suono della campanella che decreta l'inizio delle lezioni. G. mi rincorre per parlarmi prima di varcare i cancelli della scuola. Ha qualcosa di molto importante da dirmi... "Senti maestra...ho deciso! Da grande voglio fare il matematico!!"
E mi si apre il cuore... queste semplici parole dette dall'alto dei 10 anni di questo alunno mi fanno riflettere. Non importa quanti contenuti trasmettiamo ma quanto riusciamo a trasmettere la passione per la materia, il gusto di scoprire il nuovo, la gioia di imparare.
Quest'anno in modo particolare stiamo lavorando tanto con una matematica per competenze (o almeno ci sto provando!) usando varie attività tratte dal testo Il laboratorio di... Matematica. Proposte operative per competenze. Classi quarta e quinta della scuola primaria. Con CD-ROM: 2 che trovi qui:
I genitori cominciano a chiedersi perchè si fanno poche verifiche, come mai le spiegazioni sui quaderni sembrano presentate in modo "strano", associando magari argomenti diversi.
Io invece porto la riflessione sul fatto che i miei alunni quest'anno sono più felici.
Ogni anno in questo periodo ritrovo il desiderio di condividere dei momenti con i miei bambini per crescere assieme a loro e gustarmi l'atmosfera del Natale cercando di evitare le corse frenetiche quotidiane. Ecco dunque alcune attività che per noi sono preziose:
Film e cartoni
Oggi vi presento alcuni film d'animazione adatti ai più piccoli. Alcune proposte che ritengo siano proprio da inserire nella "biblioteca digitale" di ogni famiglia attenta a ciò che i propri figli guardano sullo schermo TV. Naturalmente esistono molti altri dvd sul tema ma questi sono stati selezionati personalmente dai miei due critici cinematografici preferiti. Nel prossimo articolo vi metterò le proposte per i più grandi.
Alcune persone mi hanno chiesto informazioni sulla mia professione di pedagogista clinico. E così, usando le “bolle pedagogiche” che mi evocano la mia infanzia, epoca in cui già ponevo io stessa molte domande, ho riassunto qui le varie richieste che mi sono state poste.
Parliamo coi bambini e non ai bambini. Spesso sono loro, infatti, che ci riportano vere perle di saggezza. Lasciamoli fare domande, dare risposte che non devono per forza avere un senso per noi, stimoliamoli a pensare, a elaborare nel loro curioso modo le informazioni. Possiamo anche affrontare temi importanti e delicati, come la diversità.
Leggiamo, leggiamo, leggiamo! La lettura fa bene, fa bene a noi adulti e fa bene leggere ad alta voce ai bambini, fin da piccolissimi e non solo ai neonati ma anche alle piccole creature che si stanno sviluppando nel grembo della loro mamma.
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