Bullismo? No grazie! (seconda parte: interventi)

Dalla parte del bullo e della vittima:                                                come intervenire e prevenire.

 

È prioritario prevedere programmi di prevenzione per promuovere capacità relazionali nel rispetto di sé e degli altri. In particolare, poiché il bullismo è più diffuso e meno grave nelle scuole elementari, è proprio in quest’epoca che è più utile avviare programmi di prevenzione per evitare che il modello di comportamento aggressivo, tipico del bullismo, diventi una modalità preferenziale di relazione tra i ragazzi. Per approfondire cos'è il bullismo clicca qui. Bellissimo questo video da usare a scuola per iniziare a parlare di bullismo.

 

 

La ricerca mostra che i veri esperti di bullismo sono i ragazzi stessi: sanno individuare le peculiarità e le caratteristiche del fenomeno e sono a conoscenza di ciò che avviene nella classe. Questo “sapere” si traduce con difficoltà in un “saper fare”: in altre parole i ragazzi non dispongono della competenza necessaria ad intervenire efficacemente per difendere un compagno o se stessi.
L’azione educativa di una scuola attenta ai bisogni degli allievi dovrebbe tenere conto di queste evidenze e garantire un intervento continuato, strutturato e qualificato a livello di scuola. L’intervento dovrebbe prevedere:

  • Maggiore informazione che possa tradursi in aumentata sensibilità rispetto al fenomeno e in una migliore capacità di osservazione e discriminazione di situazioni di prevaricazione e prepotenza.
  • Integrazione di diversi ruoli professionali affinché ci possa essere un monitoraggio in classe e negli spazi comuni. Questo significa anche poter qualificare maggiormente il tempo che i bambini trascorrono a scuola e che comprende anche momenti come l’intervallo, lo spazio-mensa, ecc. Diversi studiosi indicano come uno dei primi interventi anti-bullismo, l’incremento della vigilanza del personale docente e non-docente sugli alunni.
  • Interventi specifici rivolti agli alunni perché possano apprendere strategie utilizzabili in caso di bullismo e perché possano sviluppare le competenze relazionali necessarie per instaurare rapporti basati sul rispetto di sé e degli altri e sull’empatia.
  • Coinvolgimento dei genitori come parte attiva di un progetto educativo più ampio.

 

Di seguito alcuni libri che possono essere usati sia a scuola che a casa per parlare di bullismo con i propri figli o con i propri studenti o da usare per prevenire.

 

 

Fanno i bulli, ce l'hanno con me... Manuale di autodifesa positiva per gli alunni

Testo scritto con un linguaggio semplice e scorrevole, adatto a ragazzi tra gli 8 e i 16 anni, questo volume risponde a queste e a molte domande e suggerisce a tutte le vittime del bullismo dei semplici strumenti per imparare a difendersi in modo positivo.


 

Aiutare i bambini... che fanno i bulli. Attività psicoeducative con il supporto di una favola

Testo interessante per conoscere l'altro punto di vista: quello del bullo. Cosa nasconde un bullo dietro al suo atteggiamento? Il libro propone, accanto a una favola illustrata, una guida per aiutare chi ha a che fare con bambini che hanno chiuso il loro cuore, e una serie di attività da svolgere col bambino per aiutarlo a esprimere le sue emozioni. Adatto per l'età della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Bella la versione con cd.


 

Il bullo Citrullo... e altre storie di tipi un po' così e un po' cosà. Con CD Audio

Questo primo volume della collana Cantami del cuore, che propone a genitori e insegnanti testi e materiali per aiutare chi sta crescendo a potenziare la propria intelligenza del cuore, racconta la storia di Rodolfo, il piccolo ma coraggioso protagonista della canzone "II bullo citrullo" che trova la forza di ribellarsi ai dispetti e alle prepotenze di un compagno di classe particolarmente aggressivo... Età di lettura: da 8 anni. Il cd è molto bello anche per i più piccoli.


Scarpe verdi d'invidia. Una storia per dare un calcio al bullismo. Con CD Audio

Marco è un bambino di sette anni che si è appena trasferito in una città a 900 chilometri dal suo paesino di origine. Le cose però non stanno andando come vorrebbe lui: inserirsi in una classe di 22 bambini che si conoscono già da un anno non è affatto facile, soprattutto per colpa di due bulletti che lo prendono in giro per il suo accento. Persino le favolose scarpe verdi che papà gli regala per il compleanno non fanno che peggiorare la situazione, suscitando l'invidia degli altri! Per fortuna mamma, papà e una maestra molto intraprendente avranno una fantastica idea che cambierà tutto... Età di lettura: da 7 anni.


 

 

Lo smontabulli. Con DVD

 Tommaso il bullo incontra Pietro, nuovo compagno di classe e tutta la quinta B divisa tra compari dei bulli, vittime e silenzi inizia a trasformarsi. Perché si possono sempre cambiare le cose. Il racconto è ben scritto e con belle immagini.  Per non andare contro il bullo e basta, ma valorizzare le relazioni e il gruppo come veicolo di cambiamento per tutti.


              Alcuni consigli per gli insegnanti e per i genitori

  • Prendere consapevolezza del problema e non minimizzarlo, intervenendo prontamente di fronte a episodi di prepotenza, dando sostegno alle vittime ma considerando i bulli come persone da aiutare, oltre che da fermare;
  • far capire da subito ai ragazzi che è importante affrontare il bullismo, creando un clima di ascolto reciproco e di fiducia;
  • invitare i ragazzi a chiedere aiuto, spiegando che questo non è un atto di debolezza né un comportamento da “spia”, ma un modo coraggioso per fermare il bullo;
  • trovare una soluzione insieme ai ragazzi, coinvolgerli in modo attivo nella ricerca di strategie per risolvere il problema
  • valorizzare il dialogo scuola-famiglia, creare un’alleanza educativa e un clima di collaborazione tra i genitori e i docenti.

 

 

Chi vuole approfondire l'argomento clicchisu

Bullismo? No grazie!

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